ESERCIZI SPIRITUALI
Palestra di muscolatura Spirituale
ESERCIZIO DI PREGHIERA 26
ESERCIZIO DELLA COSCIENZA
SUL TERMINE: "ESSENZIALE"- - - - - - - - - - - - - - - - -
Ravviviamo spiritualmente, nella densità e efficacia dello Spirito Santo, un solo termine:
..."ESSENZIALE"...
L'esercizio consiste nel considerare, lungo l'arco della giornata, ogni qualvolta abbiamo un attimo di tempo per farlo, questa parola, e chiederci se stiamo vivendo questa applicazione nel nostro dire, fare, parlare, pensare, progettare, sentire,...
Chiedendoci sempre, a riguardo di quella realtà che stiamo vivendo:
" E' ESSENZIALE...? "
Questo esercizio ci aiuta anzitutto a sfoltire il nostro superfluo, piano piano, ma in modo efficace.
Inoltre, ci permette di rimetterci in sintonia con l'essenziale della nostra vita, centrando meglio la nostra persona alla personalità di Dio.
ESERCIZIO DI PREGHIERA 25
ESERCIZIO FRANCESCANO
DI INIZIO DI PREGHIERA
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Si dice che San Francesco iniziasse spesso la preghiera della giornata insieme ai suoi, dicendo spesso questa espressione:
..."FRATELLI, INIZIAMO..."...
Facciamo anche noi nostra questa espressione, all'inizio della giornata, come se anche a noi lo dicesse oggi, immaginando di essere anche noi "frati" suoi, e affidandoci in tutto quello che avverrà in quel giorno con il senso dell'inizio, dell'iniziare, del seminare, del porre un segno, che poi verrà portato a compimento da Dio.
Non guardando quindi a quello che è stato, nè a quello che sarà, ma soprattutto a quello che iniziamo nel nome del Signore, con lo spirito francescano.
Ne otterremo meno preoccupazione, meno ansia, e meno turbamento, nel nostro agire in quel giorno; e sapremo anche fare scelte più oculate, equilibrate e valevoli agli occhi dello Spirito, ravvivato in noi da questo semplice esercizio di coscienza francescana.
ESERCIZIO DI PREGHIERA 24
ESERCIZIO DEL "QUI E ORA"
REGOLA DELLA MIA PREGHIERA. . . . . . . . . . . . . . . . .
Mettiamo tutto quello che riguarda il nostro rapporto con Dio al vaglio di questa espressione: qui e ora.
Es.: Qui e ora, cosa dico io al Signore?
Qui e ora, cosa dice a me Dio?
Qui e ora, quale segno Lui mi da'?
Qui e ora, cosa faccio io per Lui?
Qui e ora,...
Se una realtà che penso, vivo, dico, faccio, non rientra in questa regola nel confronti di Dio, la escludo dalla mia preghiera.
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Questo esercizio di richiamo al tempo del presente (ora) e allo spazio dove sono (qui), mi aiuta a incontrare meglio la volontà di Dio in esercizio adesso, e non come rimpianto del passato e ideale chimerico nel futuro.
Inoltre, mi aiuta ad affrontare con fede concreta quello che sto vivendo, qualunque situazione sia.
ESERCIZIO DI PREGHIERA 23
ESERCIZIO DI MEDITAZIONE
SULLA "MANCANZA". . . . . . . . . . . . . . . . .
Non hai mai immaginato di fare adorazione eucaristica davanti a un ostensorio vuoto, senza la particola?
Proviamo, anche solo con l'immaginazione, questa esperienza.
O meditare su una pagina bianca della Bibbia?
O fissando un cero spento?
O un battistero senza l'acqua?
Certo, qualche volta ci sarà capitato di entrare nella Chiesa vuota a meditare e pregare...
Preghiamo anche con la mancanza della luce: al buio...
O con la mancanza delle nostre parole: il silenzio e l'ascolto...
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Questo esercizio della mancanza della "funzione" della realtà in questione, ci fa apprezzare meglio la stessa realtà, considerando e meditando come sarebbe se non ci fosse...
Inoltre, evita di dare le realtà della preghiera come scontate e già fatte e finite, e le riprende nel loro farsi, accostando la meditazione allo stile dell'originarsi della preghiera.
Infine, c'è da considerare che l'atto di partenza della preghiera e della meditazione si accostano a questo esercizio, rimarcando che il punto di forza dello spirito della preghiera non è mai la nostra pienezza, ma sempre la "mancanza".
ESERCIZIO DI PREGHIERA 22
ESERCIZIO DI PREGHIERA
"DELLA MANO POSATA". . . . . . . . . . . . . . . .
Esercizio semplicissimo, che aiuta a porre attenzione alla preghiera e convoglia tutto il corpo e le sue energie all'atto della preghiera, equilibrandolo la persona con un oggetto di peso somigliante, tramite il semplice appoggio della mano.
Scegliamo un oggetto che si equilibri in somiglianza al peso del nostro corpo, e che sia possibilmente fisso, fermo.
Ad esempio: un tavolo, una pianta, una panchina, un cartellone pubblicitario, un palo segnaletico, un termosifone,...
Poniamo la mano su di esso, lasciandola sempre immobile e rilassata, durante la recita di una preghiera.
Poniamo la mano con il palmo rovesciato su quell'oggetto, e procediamo con la recita di una preghiera.
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Noteremo come durante la formulazione della preghiera vi sia un tenue scorrimento di forze equilibranti, di attenzione serena e mai forzata, e di sintonia con la materia corpo animato/oggetto inanimato, che si compensano nelle loro caratteristiche, favorendo attenzione, equilibrio, serenità, senso di abbandono e nello stesso tempo di fondatezza, quasi come se la preghiera mettesse fondamento nel concreto.
E, in effetti, questo esercizio ci aiuta a sviluppare questa coscienza.
ESERCIZIO DI PREGHIERA 21
ESERCIZIO DELLA PREGHIERA RITMICA
. . . . . . . . . . . . . . .
Chiamiamola anche preghiera recitata "a passo".
Mentre camminiamo, recitiamo, ogni due/tre passi, una espressione di una preghiera, o una invocazione.
Scandendo, ad es., il Padre Nostro:
- Padre Nostro (pausa di tre passi)
- che sei nei cieli (pausa...)
- sia santificato il tuo nome(...)
- venga il tuo Regno (...)
- sia fatta la tua volontà (...)
- come in cielo (...)
- così in terra (...)
- ... (...)
Questa preghiera ritmica in sintonia con il corpo, la possiamo recitare in accordo anche con le cose.
Ad esempio, possiamo scandire, quando piove e siamo in auto, le espressioni seguendo il ritmo del tergicristallo.
Se poi disponiamo di una sveglia meccanica, o di un metronomo, possiamo scandirla col il battito del tempo.
Dopo le prime prove ed esercitazioni goffe e ridicole, vedremo come questo semplice esercizio si abbina al nostro cammino, al nostro affrontare il tempo, dandoci maggior serenità, e facendo passare la recitazione della preghiera da un ritmo scandito alla fluidità del corpo, di noi stessi, e in sintonia con il nostro modo di affrontare il tempo lungo il corso della giornata.
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