ESERCIZIO 10

 - Come interpretare la tua presenza, mio Dio?


- CON LO SPIRITO, CON IL MIO SPIRITO CHE TI RITROVI DENTRO TE.
ESSO HA BISOGNO DI UNO SPECCHIO, E IO TI MOSTRO OGNI GIORNO IL RIFLESSO DI CUI HAI BISOGNO NELLE REALTA' CHE AVVENGONO.

- Con un confronto, quindi, mio Dio?

- NECESSARIO AFFINCHE' IO NON MUOIA IN QUELLO SPIRITO, MA VIVA PER TE E CON TE, PER TUTTO E PER TUTTI.

- Senza il confronto con le cose, il tuo Spirito...?

- RIMANE SECCO, ARIDO E INUTILE: OSSERVA QUANTE VOLTE SUCCEDE, NEL MONDO DI OGGI, QUESTO.
DIMENTICARE IL CONFRONTO DEL MIO SPIRITO CON LE REALTA' ESTERNE, FA ATROFIZZARE ME E TE.
UNA VITA INUTILE E DISPERSIVA.

- Quale guida per me, mio Dio?

- L'UMANITA' NELLA SUA NATURA, ECCO LA GUIDA DOVE OGNUNO E TUTTI, SENZA PRECLUSIONI, POSSONO ACCEDERE E GODERE LA PIENEZZA DELLA PRESENZA DELLA DIVINITA'.
L'ATTEGGIAMENTO UMANO DI FRONTE ALLE COSE, CONFRONTATO TRA GLI ESSERI, ACCRESCE IL PROGRESSO DEL REGNO.

- E la dove non avviene?

- RESTA LA CHIUSURA DELLO SPIRITO NELLA GABBIA DELLA CORPOREITA', CON TUTTE LE CONSEGUENZE ESPRESSE O INESPRESSE.

- Quindi la tua divinità è sempre presente, e comunque, in noi.

- CERTO, MIO CARO.
SOFFERENTE O LIBERATA, QUESTA MIA PRESENZA GIACE IN ATTESA DELLA RIPOSTA UMANA, DELLA ACCOGLIENZA ATTRAVERSO IL CAMMINO QUOTIDIANO.
COMUNQUE SIA, IO NON MANCHERO' MAI DA TE, MAI.

- Fino a quando, mio Dio?

- FINO ALL'APPLICAZIONE ETERNA E SENZA PIU' RITORNO, SIA NEL BENE CHE NEL MALE.

- Una responsabilità, quindi, ora?

- CERTO, TUTTO E' NELLE TUE MANI, CARO MIO: ANCHE DIO, ANCH'IO!
FA' DI ME QUELLO CHE TI PARE.
MA RICORDA ANCHE CHE QUELLO CHE AVVIENE A ME E' SEMPRE E SOLO QUELLO CHE AVVIENE PRIMA PER TE.